Prefazione a cura del M° Josè Dalì

Prefazione
A cura del M° José Van Roy Dalí che ha concesso anche l'utilizzo di un suo dipinto "L'Allusione"  per la prima di copertina 

Ne La stagione di Mezzo di Anna Montella diversi racconti, abilmente miscelati con incredibili e talvolta paradossali situazioni, scandiscono alcune realtà più evidenti di uno spaccato tutto al femminile che, indipendentemente dalla contemporaneità del vissuto personale della Nostra autrice, ci trasporta in quella porzione di sogno in cui lei ama sostare.
Anna Montella propone nei suoi racconti, attraverso diverse esperienze più o meno comuni e che altre donne hanno vissuto o si apprestano a vivere, una visione alternativa del mondo femminile, in cui ogni storia è scandita nei tempi appropriati con vera, raffinata e sensibile maestria.
Sovente in bilico tra il fantastico e il surreale, emozioni e memorie che sembravano dimenticate scaturiscono come acqua sorgiva nel deserto dell’ incomunicabilità umana attraverso storie che, alternativamente sospese, riescono a farci volare con la fantasia dell’autrice al di sopra dei più alti campanili, come trasportati alla mercé del vento dai coloratissimi palloncini della sua infanzia … e dove tutto ci coinvolge emotivamente in una serie di eventi che paiono scaturire dal replay di una pellicola cinematografica che si riavvolge ripetutamente su se stessa per poi tornare indietro, all’ infinito, come in balìa di una moviola impazzita alla ricerca del fotogramma perduto… o di quello più bello, da offrire quale monito al proprio pubblico in prima serata.
E, anche se tale raccolta è parte integrante di un percorso di crescita immaginato, vissuto o anche “analizzato” dai 40 anni in poi che l’autrice, attraverso un’analisi introspettiva correlata al mondo che la circonda, compie insieme alle protagoniste dei suoi racconti, prendendo in prestito situazioni e personaggi di fantasia cui assegna, di volta in volta, identità e ruoli diversi in un susseguirsi di immagini allegoriche e a tratti fiabesche … è possibile scorgere in fondo al metaforico sentiero di mattoni gialli - che chiunque, anche a costo di perdersi, vorrebbe percorrere all’infinito, - parte di quella magia che ciascuno ha dentro e che ha solo bisogno di essere riscoperta …
Con la “complicità” del mago di OZ e con le preziose “istruzioni per l’uso”, affabilmente stilate in questo volume da Anna Montella

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