La stagione di mezzo di
Anna Montella
nota di lettura a cura diDanila Oppio
Ho letto spezzoni della mia storia, nel
mezzo dei racconti di Montella, e storie che ho sentito raccontare da altre
donne, e questo riflesso specchiante, dimostra la grande capacità della
scrittrice, di entrare nella psicologia delle donne.
Anna trasmigra da un mondo fiabesco, a
quello profondamente umano, ma resta sempre una realtà tutta al femminile, che
accompagna il lettore nei meandri della loro psiche. Speranze deluse, attese
infinite, amori evanescenti o vissuti con dolore, perché sì, l’amore
indubbiamente rima spesso con dolore, non solo con cuore o fiore.
I racconti dell’autrice sono favole
vere, scritte con un pennello che ne traccia i colori, sempre sfumati, delicati
come acquerelli, che denotano una profonda sensibilità e la mirabile arte
narrativa, che conduce colei che legge “dentro” la vicenda, non come
spettatrice, bensì da vera protagonista.
E tra Alice ed il Mago di Oz, si
srotolano storie e si muovono personaggi reali, nei quali noi donne potremmo
facilmente identificarci, Così come tra personaggi mitologici e Sommi Poeti,
tanto ci si ritrova immersi nel quotidiano andare, su percorsi di vita
rappresentati da un sentiero di mattoni gialli.
Quel che mi ha toccato è un aleggiare
poetico, che sdrammatizza momenti sofferti che Anna, con volo d’angelo, vi
sorvola addolcendoli.
Storie diverse, eppure simili, se non
tra loro, di sicuro nel genere che appartiene all’altra metà del cielo.
La copertina, opera dell’artista Josè
Van Roy Dalì, non solo regala un tocco prezioso al testo dell’autrice, ma è
esplicativa di come a volte una donna possa sentirsi: un manichino o un abito
demodé da appendere nell’armadio dove si ripongono vestiti smessi, ma dietro a questa
immagine forse triste, c’è un’esplosione di colori…la vita che dona ancora
infinite sorprese colme di positività.
Non so se sono riuscita a descrivere al
meglio le emozioni che ho provato durante la lettura de La Stagione di Mezzo,
quel che so, è che si tratta di un libro davvero avvincente, scritto in modo
esaustivo ed elegante, a raccontare di quella Stagione che molte donne non
sanno o non vogliono accettare, come se fosse l’inizio della fine…ma della fine
di che? Carpe diem, ogni giorno è da accogliere e vivere intensamente, a
prescindere dagli anni che ci siamo lasciati alle spalle, ai ricordi che
talvolta fanno sorridere, ed altre volte no. Vivi il presente, è quanto ci dice
Anna, e vivilo al meglio!
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